Strategia di controllo della Frankliniella occidentalis
A. Guario, V. Lasorella, O. Grande, N. Antonino, G. Dipierro, R. Balestrazzi, D. Bitonte, V. Cavicchi, I. Di Giorgio, T. Membola – Atti- Giornate Fitopatologiche 2024
La riduzione della disponibilità di insetticidi di comprovata efficacia, storicamente impiegati per il controllo dei tripidi sulla vite per uva da tavola, e in particolare di Frankliniella occidentalis, pone delle criticità nel controllo di tale tisanottero. Le indicazioni tecniche per il suo contenimento prevedono interventi a partire dalla pre-fioritura, che in relazione all’entità della popolazione possono quantificarsi tra 2 e 4 applicazioni, concludendosi nella fase di fine fioritura. Nel 2022 e 2023 sono state sperimentate, in due ambienti pugliesi, differenti strategie di controllo utilizzando diverse sostanze attive, sia di natura chimica come acetamiprid e alcuni piretroidi, sia di natura naturale come azadiractina, spinosad, olio di arancio dolce, estratto di ortica, sia di natura microbiologica come Beauveria bassiana ceppo ATCC74040. Le applicazioni sono state eseguite nel periodo di maggiore presenza dei tripidi e di danno arrecato agli acini di uva, collocandole tra la fase fenologica di prefioritura e quella di allegagione. Si presentano i risultati delle sperimentazioni che evidenziano la possibilità di adottare diverse strategie in grado di esprimere una efficacia di controllo tra l’80 e 96%. Nel rispetto di una maggiore ecosostenibilità fitosanitaria, le sostanze naturali e microbiologiche, sia impiegate in strategia tra di loro, che con sostanze chimiche, possono contenere adeguatamente i tripidi e i relativi danni da essi determinati sulle bacche dell’uva da tavola, in alternativa alle sole sostanze chimiche sinora utilizzate con maggior impatto ambientale e tossicologico, specialmente nel periodo della fioritura.
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