Occhio di pavone dell’olivo, buoni risultati da Bacillus subtilis
V. Lasorella, N. Antonino, O. Grande, A. Guario – L’informatore agrario 14/22
Il cicloconio o occhio di pavone dell’olivo, va considerato come la più diffusa e conosciuta malattia dell’olivo, anche se altre patologie come la cercosporiosi e, in alcune aree olivicole, la lebbra evidenziano una crescente diffusione e in molti casi richiedono la necessità di eseguire specifici controlli. La protezione dell’oliveto da questa malattia è impostata con l’impiego, in primavera e in autunno, di composti rameici e successivamente anche di dodina, specialmente nei casi in cui non si ritiene necessario provocare una forte filloptosi nel periodo vegetativo e in annate con molta produzione.
Negli ultimi anni, a seguito della progressiva riduzione delle quantità di rame imposto dalla Commissione europea, si è registrato un rinnovato interesse da parte delle società agrochimiche nel ricercare nuove soluzioni terapeutiche come l’uso di strobilurine e triazoli. La ricerca non si è, però, limitata a scoprire solo sostanze chimiche ma anche microbiologiche, come Bacillus subtilis. Nel presente lavoro è stata verificata l’efficacia del Bacillus subtilis (ceppo QST713) nei confronti dell’occhio di pavone in strategia con prodotti rameici
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